Ho invidiato perfino il vostro stadio. Sia chiaro: a me dà fastidio la sua stessa esistenza, mi dà fastidio anche solo passare sulla tangenziale di Torino e vedere le indicazioni per lo Juventus Stadium, basta il nome a farmi venire la gastroenterite. Ma siamo sinceri: come mi piacerebbe avere un...
I valori cristiani non si difendono con i comportamenti nella propria camera da letto. Lì, magistratura permettendo, ognuno fa quel che vuole, ne risponderà alla sua coscienza e al buon Dio. I valori cristiani si difendono con le leggi. Per questo la saggia e millenaria Chiesa ha sempre preferito un...
Per la prima volta, grazie alla rete, il libro non è un oggetto morto, da comodino, ma un oggetto vivo, che continua a crescere, che raccoglie a sé gli umori, i desideri, i commenti, la voglia di cambiare di tanta gente. E penso che la gente quitrovi un'occasione per esprimere...
Mi dà fastidio quando mi attaccano sulla voce, sull'aspetto. Come quel genio assoluto di Giancarlo Dotto, che tra l'altro è pagato riccamente da Mediaset. Sull'Espresso ha scritto un'intera pagina sulla mia ambiguità sessuale.
Non vivo nel mito del giornalismo estero che spesso è molto peggio del nostro. Troppa faziosità nel giornalismo italiano? Più che altro ci sono troppe persone più vicine ai palazzi che al pubblico.
Credo che siamo alla vigilia di una rivoluzione dell'informazione. E bisogna essere pronti a cogliere tutti i fermenti di novità. Alla base della rivoluzione ci sarà l'interattività.
Troppe volte sento dire: "Preferisco non sapere". Troppe volte sento dire: "Tanto non cambia nulla". Non è vero che non cambia mai nulla. Però costa fatica. Innanzitutto la fatica di conoscere, di sapere, di non rimanere all'oscuro. Ma sapere è un nostro dovere, oltre che un nostro diritto.
Penso che oggi non si possa più essere giornalisti e comunicatori senza tener conto della multimedialità. Penso che ogni nuovo progetto debba nascere multimediale. Chi non lo capisce sarà presto tagliato fuori.