Ho commesso tante sciocchezze nella mia vita, le ho prese e le ho date e non mi sono mai lamentato. Su questo nessuno può dire niente. Io difensore falloso? Smetterò di giocare quando smetteranno di parlare di me e lo stesso vale parlando di atteggiamento in campo: finché parlano, lasciamoli...
Io lo so quello che si prova ad essere condannati, ad avere una brutta fama. Ma nella vita si può cambiare. C'è una giustizia divina, dico così perché a livello umano ho subito delle ingiustizie per i miei errori. Ne ho fatti come tutti i ragazzi, ma sono stato trattato...
Ai difensori oggi insegnano a muoversi da reparto, ma nell'uno contro uno fanno fatica. Il mio preferito è Bonucci. Forse ha più attributi di me. Nessuno gli ha regalato nulla ed è arrivato dove nessuno immaginava.
Eravamo in difficoltà nonostante vincessimo 1-0 e Mario era un po' insofferente come a volte gli capita. Negli spogliatoi a metà tempo Ibra si arrabbiò con lui e Mario scappò nel bagno, mentre io e altri fermavamo Ibra.
Non lo devono chiedere a noi. Non è nostro? Julio Cesar lo restituirebbe? E io mi riprenderei quello del 2001-02. Il 5 maggio abbiamo perso noi sul campo, ma 4-5 partite prima era successo qualcosa di poco chiaro. A Venezia e con il Chievo a Verona, intendo.
Lo ringrazierò per sempre, mi ha permesso di vincere tutto. Ma sotto la sua gestione non sono stato trattato benissimo. Era il capo e non ha fatto nulla quando Ausilio mi propose di fare l'allenatore in seconda degli Allievi regionali. Qualcuno non mi voleva più all'Inter.
Sentivo un paio di mesi prima della finale che se ne sarebbe andato. Gli dicevo devi rimanere, devi rimanere, ma lui non rispondeva. Voleva andarsene dopo aver vinto tutto. Cercava un'altra sfida.
Ci parlo spesso con lui, so come è fatto. È una persona vera e se qualcuno dice una cosa e poi non la fa... è così, non conta fino a 10, probabilmente conta fino a 8, prendere o lasciare. Ma se uno è sincero con lui, può anche non giocare...
Ho smesso per far giocare lui con la mia maglia... Sta dimostrando quello che sa fare, sta rispondendo sul campo. Conosco le sue qualità, non le ho mai messe in dubbio, e lui adesso sta rispondendo a chi l'ha denigrato.
Sì, è vero, stavo per andare al Milan perché c'era un allenatoreche non mi faceva giocare all'Inter e avevo un mercato da preparare. E io non volevo andare al Bologna o al Lecce. La firma sul contratto, però, non c'era. Brambati dice che aveva quel contratto con la firma? Non...