Ci sono allenatori che vincono scudetti e altri che fanno crescere il valore dei giocatori che scoprono e formano e così contribuiscono alla solidità delle società.
Per il colpo di testa sono stato avvantaggiato per il fatto di aver giocato a basket, ho imparato a trovare il ‘terzo tempo'. Per il lancio lungo invece ho trovato un allenatore, Zeman, che amava verticalizzare e sono stato agevolato da questo.
Sono scelte da persone grandi, che capiscono che andando in un altro club rischierebbero magari di non giocare, invece così hanno più possibilità di affermarsi. Io sono contento di questo, perché i ragazzi migliorano soprattutto se giocano.
Ho sempre diffidato dei tecnici che cominciano il proprio rapporto con una squadra dicendo “Per me siete tutti eguali”. Non è così, in una squadra di calcio non si è tutti uguali, ci sono i campioni e di loro bisogna tenere speciale conto.
Ai miei ragazzi, ai giovani che alleno, dico sempre che quando si sta sul palcoscenico, in piena luce, bisogna sempre ricordarsi da dove si viene, bisogna sapersi divertire per poter poi firmare autografi a bambini simili a come eravamo noi.
A dieci anni ho iniziato con la scuola calcio della Lazio, la squadra per cui tifavo. Mi piaceva Lothar Matthäus e anche Ruben Sosa, al quale cercavo di assomigliare. Poi ho avuto la fortuna di allenarmi con lui che mi prese in simpatia e mi aiutò a crescere. Ma io...
A Monza fu un'esperienza importante, era una società seria, imparai molto. Ebbi anche degli allenatori tanto bravi quanto magari ingiustamente dimenticati: Frosio, Varrella, Trainini.
In Germania, quando ha sbagliato, Hoeness ha confessato dopo un secondo: in Italia si ammette di aver sbagliato solo quando ci si trova accerchiati, senza più mezza alternativa. Spero che almeno stavolta, dopo questi cento rinvii a giudizio, non venga fuori di nuovo che in Italia sono quasi tutti innocenti.
È un giocatore aggressivo, un Gattuso. Ha molta corsa, grande carattere. E poi buona tecnica, al di là di quello che si dice... Vede bene il gioco. Inoltre è duttile: un giocatore universaleCome si dice, è uno che ha testa e gambe. Anche a livello umano, intendo, è un ottimo...