Quando, ad esempio, sento le espressioni ammirate che per secoli sono state dedicate a Shakespeare da grandi uomini, non posso sottrarmi al sospetto che quelle lodi siano state solo una convenzione.
Sentiamo dire, sempre e continuamente, che il matematico lavora con l'istinto (o magari che non procede meccanicamente, al modo di un giocatore di scacchi) ma non riusciamo a percepire che cosa questo abbia a che fare con la natura della matematica.
Un tizio allarga il dominio della matematica: dà nuove definizioni e trova nuovi teoremi – e, da un certo punto di vista, si può dire che non sa quello che fa. – Immagina vagamente di aver scoperto qualcosa di simile a uno spazio (e a questo punto pensa a una...