Voglio bene al mio nuovo volto. Conosco la fatica e il dolore che c'è in ogni pezzetto di pelle. Tutto quello che sono me lo sono costruito. In casa ho molte fotografie di me prima. Le guardo spesso e provo tenerezza. Mi sembra il viso di una donna fragile, intatta....
Occorre educare ad una vera cultura del rispetto alla parità di genere, attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione da avviare già nelle scuole.
"Perdono" è una parola che mi tiene legata a quel fatto, ma io sono andata oltre. Sono concentrata sulla mia vita e sul mio futuro: non mi interessa indagare quello che provo nei confronti del mio passato.
Trovo che sia inevitabile per me essere un simbolo. Ma sinceramente credo di essere molto di più. La mia storia e il mio dolore vanno al di là di quello che si sa.
C'era un buco dentro di me. E io ho tentato di riempirlo con l'amore per l'uomo sbagliato. Credo che molte donne che subiscono violenze siano come sono stata io: persone a cui manca qualcosa. E di questa mancanza muoiono ogni giorno.