Se l'atleta di origini straniere è nato in Italia o cresciuto da noi, assimilando preparazione e cultura italiane, allora va bene, è espressione delle potenzialità del nostro Paese. Non così quando gli atleti sono nati, cresciuti o si sono formati culturalmente e sportivamente fuori.
Per formare un giovane servono due sport: il primo, individuale, proprio come l'atletica, per imparare ad assumersi le responsabilità. Il secondo: di squadra, per smorzare l'animo a chi è troppo pieno di sé, insegnandogli l'importanza della collaborazione. Lo sport dovrebbe tornare ad essere una forma di educazione sociale e civile....
Rispettavo la sua dedizione e il suo atteggiamento maniacale. Lo sport, però, deve essere esempio per i giovani e io ancora oggi mi chiedo: quanto è stato utile tramandare quell'immagine di sofferenza?
Ho sempre ammirato l'eleganza della Juventus ma nel dopo Boniperti ho iniziato ad amare meno i bianconeri, troppo freddi, adeguati alla cultura del successo a tutti i costi. Poi ho avuto modo di conoscere il cappellano del Torino, don Aldo Rabino e moltissimi tifosi granata, gente meravigliosa: il mondo Toro...
Mi allenavo poco. Gli altri si riscaldavano venti minuti prima della gara mentre io arrivavo all'ultimo, li battevo e loro s'incazzavano, pensando che li snobbassi. Una volta il talento permetteva di vincere le Olimpiadi. Ora no. Mole di allenamento e stress psicologico sono troppo alti. Non mi piacerebbe oggi. Io...
A Roma, Ray Norton, Stone Johnson e Peter Radford erano i primatisti mondiali, c'era tensione, c'era pressione. Anche perché l'atletica era lo sport base praticato a scuola. Per cui entrava in casa, tutte le famiglie la seguivano. Io sono un prodotto della scuola.
Il campione fa ombra ai dirigenti sportivi. Il politico utilizza il campione per la propria immagine, ma poi lo tiene a distanza. Io sono sceso in campo solo una volta, nel 1988, contro Primo Nebiolo, per via dello scandalo del salto truccato di Giovanni Evangelisti ai Mondiali di Roma '87....
I troppi soldi che circolano esasperano gli egoismi. Il campione oggi è meno disponibile, occupato com'è dai suoi interessi. Rimane la gara. Quella è sempre la stessa.