Il mio segreto per vivere bene? Non prendersi troppo sul serio. Rido di me stesso e non mi considero un intellettuale né un artista: sono solo un creatore di moda.
Amo considerarmi un "freelance". Questa parola è l'unione di "free", libero, come ho sempre voluto essere, e "lance", che ricorda la parola francese "lancé", com'era definita un tempo un'ambita cortigiana. Io mi sento così, libero e mercenario.
Il motivo per cui le macchine americane non vengono più vendute è perché hanno dimenticato come disegnare il Sogno Americano. Che importa se si acquista una macchina oggi o sei mesi da oggi, perché le auto non sono belle. Ecco perché l'industria automobilistica americana è in difficoltà: nessun disegno, nessun...
Non analizzo mai le mie scelte perché non sono un uomo di marketing, faccio solo quello che mi passa per la testa. Non potrei mai spiegare e contestualizzare le mie decisioni. L'idea buona mi viene dopo mille prove e mille schizzi. E quando ho deciso che funziona non torno indietro:...
Non ho mai giocato con gli altri bambini: leggevo e disegnavo tutto il tempo perché volevo fare il cartoonist. Nel solaio dei miei genitori avevo scovato un giornalino a fumetti dei primi del Novecento disegnato benissimo. Un giorno a furia di insistere sono riuscito a farmi spedire a Parigi. Tutti...
Non ho avuto problemi a rompere le regole perché non ne sono mai stato vittima. Del resto fa parte del mio lavoro, altrimenti mi preoccuperei di fare solo prodotti commerciali.
Voglio essere solo un designer. Non voglio responsabilità se non per le persone che lavorano alle mie dipendenze in casa. Sono troppo superficiale per gestirle.
Ho dedicato molto tempo a diffondere la mia idea di bellezza perché sono un opportunista. Felice e orgoglioso, aggiungo. E del resto se così non fosse non avrei potuto fare questo lavoro.
Ho un libro dove metto una crocetta per ogni viaggio ripetuto a Roma, New York, Tokyo o ovunque nel mondo. È un giochino divertente, e le croci sotto la voce "Roma" sono parecchie centinaia. La conosco bene.