domenica, Dicembre 22, 2024
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Frasi e Citazioni di Incipit Paul Auster

Incipit di “La stanza chiusa”, di Paul Auster Adesso mi sembra che Fanshawe ci sia sempre sta…

Adesso mi sembra che Fanshawe ci sia sempre stato. È lui il luogo dove per me tutto comincia, senza di lui non credo che saprei chi sono. Quando ci siamo incontrati non sapevamo ancora parlare, eravamo lattanti che arrancavano carponi fra l'erba, e a sette anni ci eravamo già punti...

Incipit di “Fantasmi”, di Paul Auster In principio c’è Blue. Più tardi c’è White, e d…

In principio c'è Blue. Più tardi c'è White, e dopo ancora Black, e prima del principio c'è Brown. È Brown che l'ha svezzato, Brown che gli ha insegnato il mestiere, e quando Brown è invecchiato Blue ne ha preso il posto. E' così che comincia: il luogo è New York,...

Incipit di “Il taccuino rosso”, di Paul Auster Nel 1972, una carissima amica venne a trovarsi …

Nel 1972, una carissima amica venne a trovarsi nei guai con la giustizia. Quell'anno si era stabilita in Irlanda e viveva in un paesino poco lontano dalla città di Sligo. Per caso ero andato a trovarla proprio il giorno il giorno in cui un poliziotto in borghese entrò con la...

Incipit di “Sunset Park”, di Paul Auster Da quasi un anno fotografa le cose abbandonate….

Da quasi un anno fotografa le cose abbandonate. Ogni giorno ci sono almeno due lavori, a volte anche sei o sette, e ogni volta che lui e i suoi colleghi entrano in una casa si trovano di fronte le cose, le innumerevoli cose smesse e lasciate indietro dalle famiglie che...

Incipit di “L’invenzione della solitudine”, di Paul Auster Un giorno c’è la vita. Per esempio, un uomo san…

Un giorno c'è la vita. Per esempio, un uomo sano, neanche vecchio, senza trascorsi di malattie. Tutto è com'era prima e come sarà sempre. Passa da un giorno all'altro pensando ai fatti suoi, sognando solo il tempo che ancora gli si prepara. Poi, d'improvviso, capita la morte. Un uomo esala...

Incipit di “La musica del caso”, di Paul Auster Per un anno intero non fece altro che guidare, …

Per un anno intero non fece altro che guidare, viaggiando avanti e indietro per l'America nell'attesa che i soldi finissero. Non aveva pensato che sarebbe continuato così a lungo, ma una cosa ne portò con sé un'altra, e al momento in cui Nashe si rese conto di ciò che gli...

Incipit di “Città di vetro”, di Paul Auster Cominciò con un numero sbagliato, tre squilli d…

Cominciò con un numero sbagliato, tre squilli di telefono nel cuore della notte e la voce all'apparecchio che chiedeva di qualcuno che non era lui. Molto tempo dopo, quando fu in grado di pensare a ciò che gli era accaduto, avrebbe concluso che nulla era reale tranne il caso. Ma...

Incipit di “Invisibile”, di Paul Auster La prima volta che gli strinsi la mano fu nella…

La prima volta che gli strinsi la mano fu nella primavera del 1967. Ai tempi frequentavo il secondo anno di università alla Columbia: ero un ragazzo ignorante e affamato di libri che coltivava la fede (o l'illusione) di diventare un giorno così bravo da potersi definire un poeta; e da...