Frasi e Citazioni di Incipit Oriana Fallaci
Incipit di “Lettera a un bambino mai nato”, di Oriana Fallaci A chi non teme il dubbio a chi si chiede i perc…
A chi non teme il dubbio a chi si chiede i perché‚ senza stancarsi e a costo di soffrire di morire A chi si pone il dilemma di dare la vita o negarla questo libro é dedicato da una donna per tutte le donne. Stanotte ho saputo che c'eri: una...
Incipit di “Niente e così sia”, di Oriana Fallaci Era entrata con piccoli passi esitanti, la prud…
Era entrata con piccoli passi esitanti, la prudenza dei bambini quando voglion qualcosa. Appoggiata ad una valigia, s'era messa a fissarmi dondolando un piede su e giù. Fuori era novembre, il vento invernale gelava i boschi della mia Toscana.
"È vero che parti?"
"Sì, Elisabetta."
"Allora resto a dormire con te."
Le avevo detto...
Incipit di “Se il sole muore”, di Oriana Fallaci Il sasso non si vedeva, tanto l’erba era fitta …
Il sasso non si vedeva, tanto l'erba era fitta e rigogliosa: ci incastrai un piede e caddi distesa, parallela alla strada. Nessuno camminava in quella direzione e forse in tutte le strade della città. Nessuno all'infuori de me. Nessuno esisteva, nessuno con due piedi e due gambe, un corpo sulle...
Incipit di “Un cappello pieno di ciliege”, di Oriana Fallaci Ora che il futuro s’era fatto corto e mi sfuggi…
Ora che il futuro s'era fatto corto e mi sfuggiva di mano con l'inesorabilità della sabbia che cola dentro una clessidra, mi capitava spesso di pensare al passato della mia esistenza: cercare lì le risposte con le quali sarebbe giusto morire. Perché fossi nata, perché fossi vissuta, e chi o...
Incipit di “I sette peccati di Hollywood”, di Oriana Fallaci Chi dice Hollywood pensa subito a Marilyn Monro…
Chi dice Hollywood pensa subito a Marilyn Monroe. Ma è inutile che cerchiate in questo libretto un ritrattino o una intervista con Marilyn Monroe. Non c'è. Sono stata a Hollywood più di una volta, vi sono rimasta una lunga insopportabile estate, sono entrata nelle case dei divi, ho mangiato con...
Incipit di “Un uomo”, di Oriana Fallaci Un ruggito di dolore e di rabbia si alzava sull…
Un ruggito di dolore e di rabbia si alzava sulla città, e rintronava incessante, ossessivo, spazzando qualsiasi altro suono, scandendo la grande menzogna. Zi, zi, zi! Vive, vive, vive! Un ruggito che non aveva nulla di umano. Infatti non si alzava da esseri umani, creature con due braccia e due...
Incipit di “Intervista con il Potere”, di Oriana Fallaci Era morto l’uomo che amavo e m’ero messa a scri…
Era morto l'uomo che amavo e m'ero messa a scrivere un romanzo che desse senso alla tragedia. Per scriverlo m'ero esiliata in una stanza al primo piano della mia casa in Toscana ed era stato come infilarsi in un tunnel di cui non si intravede la fine, uno spiraglio di...
Incipit di “Insciallah”, di Oriana Fallaci La notte i cani randagi invadevano la città. Ce…
La notte i cani randagi invadevano la città. Centinaia e centinaia di cani che approfittando dell'altrui paura si rovesciavano nelle strade deserte, nelle piazze vuote, nei vicoli disabitati, e da dove venissero non si capiva perché di giorno non si mostravano mai. Forse di giorno si nascondevano tra le macerie,...
Incipit di “Penelope alla guerra”, di Oriana Fallaci Era stato un colloquio ridicolo. “Qualcosa di m…
Era stato un colloquio ridicolo.
"Qualcosa di moderno, Giò, e di commovente. Una storia d'amore, inutile dirlo, ma con qualcosa in più che l'amore. Il pubblico, altrimenti si annoia. E ricordi che la protagonista deve essere italiana, il protagonista americano: conosce i problemi della coproduzione. Due mesi le bastano, Giò?".
"Certo, commentatore,"
Il...
Incipit di “Intervista con la storia”, di Oriana Fallaci Quest’uomo troppo famoso, troppo importante, tr…
Quest'uomo troppo famoso, troppo importante, troppo fortunato, che chiamavano Superman, Supersyar, Superkraut, e imbastiva alleanze paradossali, raggiungeva accordi impossibili, teneva il mondo col fiato sospeso come se il mondo fosse la sua scolaresca di Harvard. Questo personaggio incredibile, inspiegabile, in fondo assurdo, che s'incontrava con Mao Tse-tung quando voleva, entrava...
Incipit di “Oriana Fallaci intervista sé stessa – L’Apocalisse”, di Oriana Fallaci Tutti i giorni l’elenco delle persone rapite po…
Tutti i giorni l'elenco delle persone rapite poi decapitate o sgozzate o per loro fortuna freddate soltanto col colpo alla nuca si allunga, e dedicargli un libro diventa sempre più difficile. Perché, mentre il libro va in stampa, altre vengono rapite poi decapitate o sgozzate eccetera. E quando giunge in...
Incipit di “Quel giorno sulla luna”, di Oriana Fallaci Un uomo, messo accanto a quel razzo, sembra men…
Un uomo, messo accanto a quel razzo, sembra meno di una formica. È un razzo così ciclopico che la sua altezza equivale a quella di un grattacielo con trentasei piani, la sua ampiezza è quella di una stanza di sette metri per sette. Pieno di carburante, pesa tremila tonnellate. Per...