Sono un patriota: della 14a Sezione Brooklyn, dove sono cresciuto. Per me il resto degli Stati Uniti non esiste se non come idea, o storia, o letteratura. A dieci anni, fui sradicato dalla mia terra natia e trapiantato in un cimitero, un cimitero luterano, con le tombe sempre in ordine...
"CONRAD MORICAND
NATO A PARIGI, IL 17 GENNAIO 1887,
ALLE SETTE O ALLE SETTE E UN QUARTO POMERIDIANE
MORTO A PARIGI, IL 31 AGOSTO 1954."
Fu Anaïs Nin che mi presentò a Conrad Moricand. Lo portò nel mio studio alla Villa Seurat un giorno d'autunno del 1936. La mia prima impressione non fu in...
Dio lo sa che ormai ci abito, a Parigi, da tanto di quel tempo, che non dovrei più stupirmi di niente. Non occorre che vai in cerca di avventure, qui, come invece a Nuova York, macché, basta aver un tantino di pazienza, e aspettare. La vita ti scova nei posti...
Non sarei mai andato in Grecia se non fosse stato per una ragazza chiamata Betty Rayan, che abitava nella mia stessa casa, a Parigi. Una sera, davanti a una coppa di vino bianco, cominciò a parlare di ciò che aveva visto nei suoi vagabondaggi per il mondo. Io la ascoltavo...
Abito a villa Borghese. Non un granello di polvere, non una sedia fuori posto. Siamo soli, e siamo morti.
Ieri sera Boris si è accorto di avere i pidocchi. Gli ho dovuto radere le ascelle, ma il prurito non ha smesso. Come si fa a prendere i pidocchi in un posto...
Il grosso dei miei lettori, ho spesso notato, si divide in due distinte fazioni: nel primo gruppo quelli che sostengono di essere respinti e disgustati dalla dose troppo generosa di sesso nei miei libri, e nell'altro coloro che sono ben lieti di scoprire che il sesso costituisce una componente importante...
Nella sua veste persiana attillata, col turbante uguale, era incantevole. Portava un paio di guanti lunghi e una bella sciarpa di pelliccia gettata negligentemente intorno al collo rotondo come una colonna. Era venuta primavera e avevamo scelto Brooklyn Heights per cercarvi un appartamento, volendo allontanarci il più possibile da tutta...
Fu nel 1927, nel seminterrato di una squallida casa di Brooklyn; là per la prima volta ho sentito pronunciare il nome di Rimbaud. Avevo allora trentasei anni ed ero negli abissi della mia personale e prolungata Stagione all'Inferno. Un adescante libro su Rimbaud si trascinava per casa, ma io non...
Una volta mollata l'anima, tutto segue con assoluta certezza, anche nel pieno del caos. Dal principio non fu mai altro che caos: un fluido che mi avviluppava, e io vi respiravo per branchie. Nei substrati, dove la luna brillava ferma e opaca, era liscio e fecondo; sopra era frastuono e...