Frasi e Citazioni di Incipit Gabriel Garcia Marquez
Incipit di “Foglie morte”, di Gabriel Garcia Marquez D’improvviso, come se un turbine avesse piantat…
D'improvviso, come se un turbine avesse piantato le radici nel centro del villaggio, arrivò la compagnia bananiera incalzata dalle foglie morte. Era un frascame ravvolto, riottoso, formato dalle mondezze umane e materiali degli altri villaggi; stoppie di una guerra civile che sembrava sempre più remota e irreale. Il frascame era...
Incipit di “Il generale nel suo labirinto”, di Gabriel Garcia Marquez José Palacios, il suo domestico più antico, lo …
José Palacios, il suo domestico più antico, lo trovò che galleggiava sulle acque depurative della vasca da bagno, nudo e con gli occhi aperti, e credette che fosse annegato. Sapeva che era uno dei suoi molti metodi per meditare, ma lo stato di estasi in cui giaceva alla deriva sembrava...
Incipit di “Memoria delle mie puttane tristi”, di Gabriel Garcia Marquez L’anno dei miei novant’anni decisi di regalarmi…
L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte d'amore folle con un'adolescente vergine. Mi ricordai di Rosa Cabarcas, la proprietaria di una casa clandestina che era solita avvertire i suoi buoni clienti quando aveva una novità disponibile. Non avevo mai ceduto a questa né ad altre delle sue molte...
Incipit di “La mala ora”, di Gabriel Garcia Marquez Padre Angel si sollevò con uno sforzo solenne. …
Padre Angel si sollevò con uno sforzo solenne. Si stropicciò le palpebre con le ossa delle mani, scostò la zanzariera di tulle e restò seduto sulla stuoia spelacchiata, assorto per un attimo, il tempo indispensabile per rendersi conto di essere vivo e per ricordare la data e il suo riscontro...
Incipit di “Cent’anni di solitudine”, di Gabriel Garcia Marquez Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuz…
Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un...
Incipit di “La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata”, di Gabriel Garcia Marquez Il terzo giorno di pioggia...
Il terzo giorno di pioggia avevano ammazzato tanti granchi dentro casa, che Pelayo dovette attraversare il suo cortile allagato per buttarli nel mare, perché il bambino aveva passato la notte con e caldane e si pensava fosse a causa del fetore. Il mondo era triste fin dal martedì. Il cielo...
Incipit di “Dell’amore e di altri demoni”, di Gabriel Garcia Marquez Un cane cenerognolo con una stella sulla fronte…
Un cane cenerognolo con una stella sulla fronte irruppe nei budelli del mercato la prima domenica di dicembre, travolse rivendite di fritture, scompigliò bancarelle di indios e chioschi della lotteria, e passando morse quattro persone che si trovavano sul suo percorso. Tre erano schiavi negri. L'altra fu Sierva Marìa de...
Incipit di “L’amore ai tempi del colera”, di Gabriel Garcia Marquez Era inevitabile: l’odore delle mandorle amare g…
Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati. Il dottor Juvenal Urbino lo sentì non appena entrato nella casa ancora in penombra, dove si era recato d'urgenza a occuparsi di un caso che per lui aveva smesso di essere urgente già da molti anni....
Incipit di “Nessuno scrive al colonnello”, di Gabriel Garcia Marquez Il colonnello aprì il barattolo del caffè e si …
Il colonnello aprì il barattolo del caffè e si accorse che ne era rimasto appena un cucchiaino. Tolse il pentolino dal focolare, rovesciò metà dell'acqua sul pavimento di terra battuta, e con un coltello raschiò l'interno del barattolo sul pentolino finché si distaccarono gli ultimi rimasugli di polvere di caffè...
Incipit di “Notizia di un sequestro”, di Gabriel Garcia Marquez Prima di salire sull’automobile si guardò alle …
Prima di salire sull'automobile si guardò alle spalle per essere sicura che nessuno la controllava. Erano le sei e trentacinque. Aveva fatto buio un'ora prima, il Parco Nazionale era male illuminato e gli alberi senza foglie avevano una sagoma spettrale contro il cielo fosco e triste, ma non sembrava che...
Incipit di “L’autunno del Patriarca”, di Gabriel Garcia Marquez Durante il fine settimana gli avvoltoi s’introd…
Durante il fine settimana gli avvoltoi s'introdussero nella casa presidenziale, fiaccarono a beccate le maglie di filo di ferro delle finestre e smossero con le ali il tempo stagnato nell'interno, e all'alba del lunedì la città si svegliò dal suo letargo di secoli con una tiepida e tenera brezza di...
Incipit di “Cronaca di una morte annunciata”, di Gabriel Garcia Marquez Il giorno che l’avrebbero ucciso, Santiago Nasa…
Il giorno che l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5,30 del mattino per andare ad aspettare il battello con cui arrivava il vescovo. Aveva sognato di attraversare un bosco di higuerones sotto una pioggerella tenera, e per un istante fu felice dentro il sogno, ma nel ridestarsi si sentì...