giovedì, Novembre 21, 2024
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Frasi e Citazioni di Incipit Antonio Fogazzaro

Incipit di “Malombra”, di Antonio Fogazzaro Uno dopo l’altro gli sportelli dei vagoni sono …

Uno dopo l'altro gli sportelli dei vagoni sono chiusi con impeto; forse, pensa un viaggiatore fantastico, dal ferreo destino che, ormai senza rimedio, porterà via lui e i suoi compagni nelle tenebre. La locomotiva fischia, colpi violenti scoppiano di vagone in vagone sino all'ultimo: il convoglio va lentamente sotto l'ampia...

Incipit di “Sonatine bizzarre – Bismarck”, di Antonio Fogazzaro Ho sempre ammirato Bismarck non tanto per il su…

Ho sempre ammirato Bismarck non tanto per il suo genio quanto per la forza colossale della sua volontà che il mondo vide agire costantemente, ordinatamente, inesorabilmente come una energia della natura. In questo egli mi pare quasi sovrumano. Nella lucidità meravigliosa del pensiero e della parola, nello sdegno delle idealità...

Incipit di “Il santo”, di Antonio Fogazzaro Jeanne si posò aperto sulle ginocchia il volume…

Jeanne si posò aperto sulle ginocchia il volumetto sottile che stava leggendo presso la finestra. Contemplò pensosa dentro la ovale acqua plumbea, dormente a' suoi piedi, il passare delle nubi primaverili che ad ora ad ora trascoloravano la villetta, il giardino deserto, gli alberi dell'altra sponda, le campagne lontane, a...

Incipit di “Sonatine bizzarre – Il nostro secolo”, di Antonio Fogazzaro Io vidi il nostro secolo quattro volte. La prim…

Io vidi il nostro secolo quattro volte. La prima volta fu sulla terrazza dello Stabilimento di Lido, a Venezia, tre anni sono. Egli sedeva tutto grigio fra due scarpini gialli e una cravatta rossa, presso l'entrata del caffè, al tavolino di destra. Era certo più giovanilmente elegante che non convenisse...

Incipit di “Miranda”, di Antonio Fogazzaro ALLA SIGNORA ERNESTINA V.W. Pareva segnato dall…

ALLA SIGNORA ERNESTINA V.W. Pareva segnato dalla matita d'un umorista quel sentiero alpino che serpeggiava tra gli abeti, ora appiattandosi, entro una macchia folta, ora guizzando nel prato aperto, spensieratamente curioso di ogni ruscello e d'ogni precipizio, tutto ipocrita serietà quando si diparte della strada maestra, tutto scappate e follie quando...

Incipit di “Daniele Cortis”, di Antonio Fogazzaro Le palle cozzarono insieme due volte, forte. “T…

Le palle cozzarono insieme due volte, forte. "Tac tac!" fece il conte Perlotti guardandole correre attento, con il gesso nella destra e la stecca nella sinistra. "Santo diavolo!" esclamò il senatore. "Non c'è taglio. Che stecche avete, contessa Tarquinia? Non si può giuocare." "E dàlli!" disse la contessa, sottovoce, fra un gruppo di...

Incipit di “Piccolo mondo antico”, di Antonio Fogazzaro Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata d…

Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne. Infatti, quando i Pasotti, scendendo da Albogasio Superiore, arrivarono a Casarico, non pioveva ancora. Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e là, sino all'opposta sponda...

Incipit di “Sonatine bizzarre – La dottoressa Pascal”, di Antonio Fogazzaro Splendida guardia di giganti, quella che attorn…

Splendida guardia di giganti, quella che attornia l'Ortler. Egli stesso, il vecchio re, ha l'aspetto sereno e augusto di un grande contemplatore del cielo. Invece il gruppo de' suoi è tragico. Tutte quelle torve faccie di montagne, la Geisterspitze, la Tuckettspitze, la Suldenspitze e non so quante altre sono torturate...

Incipit di “Sonatine bizzarre – Suonatina per orsi”, di Antonio Fogazzaro La più misteriosa, forse, fra le radici più osc…

La più misteriosa, forse, fra le radici più oscure de' miei sentimenti, è una sottile, profonda radice di simpatia per mastro Bruno, l'onesto mangiatore di miele. Io mi sono sempre sentita viva questa radichetta nella parte inferiore del cuore, piuttosto a sinistra che a destra, prima ancora di accorgermi che...

Incipit di “Sonatine bizzarre – Il parere di Ulisse”, di Antonio Fogazzaro Tu conosci quella sala così elegante e signoril…

Tu conosci quella sala così elegante e signorile nelle proporzioni, così ricca di fregi nelle pareti e nel soffitto, di marmi preziosi e persino di madreperla nel pavimento, che si direbbe ideata dall'architetto della Casa Reale di Micene per il suo signore Agamennone? il quale vi sta solamente dipinto insieme...

Incipit di “Piccolo mondo moderno”, di Antonio Fogazzaro La vecchia marchesa Nene Scremin stava spolvera…

La vecchia marchesa Nene Scremin stava spolverando ella stessa, in abito di ricevimento e con un viso arcigno, il suo salotto. Strofinava col fazzoletto le spalliere delle sedie appoggiate alle pareti, gl'intagli del canapè e delle poltrone, i piani delle cantoniere, la campana della pendola. Alzava uno a uno i candelieri...

Incipit di “Leila”, di Antonio Fogazzaro «Signorina» disse Giovanni, il domestico, entra…

«Signorina» disse Giovanni, il domestico, entrando frettoloso, ansante, nella sala da pranzo. Aveva cercato inutilmente la signorina Lelia nel giardino, nel salone, nella sua camera. Erano le nove di sera, il padrone e la signorina avevano finito di pranzare prima delle otto, il padrone si era chiuso quasi subito nel...