Un cristiano deve sempre, che egli vegli o dorma, che preghi o che lavori, che taccia o che parli, stare a disposizione, poiché egli già da sempre è stato posto a disposizione.
La filosofia ha lo scopo di conoscere la verità, di conoscere Dio, poiché egli è l'assoluta verità, e da questo punto di vista non vale la pena di occuparsi di nient'altro contro Dio e la sua spiegazione.
La piccola speranza, che ha un aspetto proprio insignificante, pare trotterellare tra le sue grandi sorelle, la fede e la carità, ma in realtà è lei a trascinarle tutte con sé.
Il cristiano deve saper vedere tramonti attorno a sé, senza che per questo il suo sole scompaia; deve essere povero con i fratelli (spiritualmente) poveri e tuttavia non deve rinnegare la sua ricchezza.
Chi è il cristiano? Uno che impegna la propria vita per i fratelli, perché egli stesso è debitore della vita al crocifisso. Ma che cosa può dare seriamente ai fratelli? Non soltanto cose visibili; il suo dono – ciò che è stato dato a lui stesso – affonda nelle cose...