Da molti anni sono vegetariano e posso dire di averci guadagnato in salute fisica e mentale. Non ho perduto che le macabre catene del conformismo onnivorista.
Giù a testa bassa nella Tecnica! Dentro la Tecnica sono dentro il peccato più che Taide nella merda, ed è questo bagno che li perde, prima di ucciderli.
I giornali sono pieni di sacrifici umani: li inscatolano, li rendono accettabili per i lettori; in un certo senso li ritualizzano. La cronaca è un bollettino di esecuzioni.
Bastano le cose viste e udite perché il giorno abbia malitia sua, le simpatie superficiali a rallegrarlo: una profondità umana è subito molestia, poi a poco a poco, dolore. Non voglio offrire il corpo nudo, senza riparo, ai chiodi che volano per l'aria smaniosi di conficcarsi.
Tragici e profeti non immaginavano quanto tragico umano e cosmico avrebbe potuto un giorno essere significato da qualche tronco d'albero abbattuto elettricamente per ordine di un assessore comunale, per fare posto a delle automobili.
La terra, fisicamente, si va corrompendo: dunque, Dio ha cessato di respingere certi uomini per mezzo di altri, ha reso questi impotenti e lasciato quelli moltiplicarsi e disfare, disfare tutto.
Il più straordinario degli innumerevoli enigmi umani è l'esistenza (certa, dimostrabile, indubitabile, e sempre nuova sotto il sole) - qua e là - dei buoni.