domenica, Dicembre 22, 2024
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Frasi e Citazioni di Giuseppe Di Vittorio

Citazione di Giuseppe Di Vittorio Vogliamo il salario. Vogliamo l’orario di lavor…

Vogliamo il salario. Vogliamo l'orario di lavoro. Viva il grande sciopero! Viva la giustizia!

Citazione di Giuseppe Di Vittorio Ogni sera la mamma attendeva il mio ritorno dal…

Ogni sera la mamma attendeva il mio ritorno dalla piazza, seduta alla soglia della misera casa: quando mi vedeva giungere accigliato capiva che il giorno seguente non avrei guadagnato il salario e allora entrava nel tugurio a piangere.

Citazione di Giuseppe Di Vittorio I vostri agrari e quelli di Cerignola vendono i…

I vostri agrari e quelli di Cerignola vendono il loro grano o il vino allo stesso prezzo. Perché dunque voi dovete lavorare un maggior numero di ore e guadagnare di meno? Organizzatevi in grande massa, come i vostri fratelli di Cerignola, e otterrete anche voi gli stessi miglioramenti.

Citazione di Giuseppe Di Vittorio Il distacco dalla scuola fu una grande amarezza…

Il distacco dalla scuola fu una grande amarezza. Amavo molto la lettura e ogni pagina di libro era come una rivelazione per me. Avevo sete di quelle rivelazioni.

Citazione di Giuseppe Di Vittorio Molti agrari sono spesso gretti, egoisti, crude…

Molti agrari sono spesso gretti, egoisti, crudeli, ma soprattutto essi sono ignoranti. Costoro non riescono a capire un'azione morale qualsiasi, un gesto di generosità, non riusciranno mai a capire perché un uomo si batte e lotta e va incontro a gravi pericoli per il bene di tutti. Sempre essi penseranno...

Citazione di Giuseppe Di Vittorio Corridoni non sarebbe mai stato un fascista. Eg…

Corridoni non sarebbe mai stato un fascista. Egli era troppo onesto, coraggioso, leale. Non era un marxista ancora, ma certamente fascista non sarebbe diventato mai, giacché non si sarebbe mai posto al servizio dei trust e dei grandi agrari.

Citazione di Giuseppe Di Vittorio Voi sapete e l’avete pubblicato nel vostro gior…

Voi sapete e l'avete pubblicato nel vostro giornale, ch'io posseggo una villa, molte case e vari e nutriti conti in banca. Ebbene mettiamoci dunque d'accordo; chiamate un notaio e in cambio della vostra accettazione delle modeste richieste dei lavoratori vi dichiarerò proprietari di tutti i miei beni.