I giovani non vogliono essere presi in giro. Io li faccio sognare perché pensano che prima di fare questo ho fatto anch'io dei sacrifici. Infatti non ho mai vissuto di rendita, ho avuto imprese in 12 settori diversi. Sono trasparente, non opaco. Ed è solo l'opacità che genera una brutta...
Io ho delocalizzato quando avevo Toywatch. Ma l'ho fatto per soddisfare un'esigenza del consumatore, che voleva un prodotto di lusso a un prezzo contenuto, non per creare un extraprofitto. Il profitto giusto è fondamentale per le imprese, l'extraprofitto è un male.
Ci serviranno milioni di immigrati per mantenere un certo welfare, ma come succede in America ci vuole una selezione alla frontiera. Ma soprattutto una dura regolamentazione: chi sgarra, deve andare via.
Mi piace uscire di casa in pigiama, così ho incrociato il pigiama e l'abito. Poi penso che anche da soli bisogna essere eleganti. Anche all'interno della coppia.
Ho ereditato solo il tre o quattro per cento di ciò che possiedo. Dai 25 ai 45 anni, ho fatto impresa in 12 settori: viaggi last minute, roulotte, orologi... Poi, è arrivata la crisi di mezza età: ho capito che, dopo aver lavorato duramente, dovevo costruire qualità della vita.
Non esiste un Gianluca Vacchi social. Vivevo così prima che i social esistessero. Funziono perché vita virtuale e reale coincidono. E chi mi segue apprezza l'autoironia e il coraggio di non temere le critiche.
Ho tre costanti: cura del corpo; cura della mente e studio della musica. Faccio sempre sport e la mattina m'iberno nella criosauna a meno 110 gradi: mantiene giovane. Consigliano due minuti, io ne reggo sei. Studiando da deejay sei ore al giorno, ho trovato la mia realizzazione: suono e sento...