Domani Le manderò le osservazioni che del resto saranno pochissime, per parecchie pagine niente, la ovvia verità della traduzione, se scrollo da me ciò che è ovvio, mi appare sempre stupefacente; quasi mai un malinteso, che poi non sarebbe gran cosa, ma sempre una comprensione energica e decisa. Non so...
Quando uno dice: Che importa a me la vita? Soltanto per la mia famiglia non voglio morire. Ma la famiglia è precisamente la rappresentante della vita, dunque, egli vuol vivere appunto per la vita.
Venne data loro la possibilità di scegliere fra diventare re o corrieri del re. Come bambini vollero tutti essere corrieri. Per questo ci sono soltanto corrieri, scorrazzano per il mondo e, poiché di re non ce ne sono, gridano i messaggi ormai privi di senso l'uno all'altro. Volentieri porrebbero fine...
I genitori che si aspettano riconoscenza dai figli (e alcuni addirittura la pretendono) sono come quegli usurai che rischiano volentieri il capitale per incassare gli interessi.
Si può ritenere che la meraviglia della vita sia sempre a disposizione di ognuno in tutta la sua pienezza, anche se essa rimane nascosta, profonda, invisibile, decisamente lontana. Tuttavia c'è, e non è né ostile e né ribelle. Se la si chiama con la parola giusta, con il suo giusto...
Di tutto esiste un surrogato misero, artificiale: degli antenati, delle nozze e dei discendenti. Lo si crea nelle convulsioni e, quando non si perisce per queste, si perisce per la desolazione del surrogato.
Prima della morte tutte le nozioni raccolte in quel lungo tempo gli si concentrano nel capo in una domanda che non ha mai posta al guardiano; e gli fa cenno, poiché la rigidità che vince il suo corpo non gli permette più di alzarsi. Il guardiano deve abbassarsi grandemente fino...