Io ho fatto l'autista, il muratore. Non sono innamorato del potere. Quando mi sono candidato a presidente della Regione sapevo che avevo tutto da rimettere, sapevo che l'anno dopo ci sarebbero state le politiche, sapevo che le avremmo vinte e che avrei fatto il ministro.
Un giorno si avvicina a un gruppo di giapponesi e coi suoi modi sussiegosi li ricopre di insulti, sicuro che quelli non lo avrebbero capito: "Pidocchiosi, teste di cazzo, coglioni". Così per ridere. Anche loro ridevano.