Avevo spesso la sensazione, mio Dio
Che il braccio mi si spezzasse per la fatica
Sotto il carico del pesante guanto
E sotto l'effetto del colpo, dall'alto.
Con mortale sicurezza
Partì il colpo, sicuro.
Impallidii, me lo ricordo.
Grave e triste sul tuo cavallo ti vedo
Calpestare la neve profonda. In questa notte d'inverno
Soffia un vento gelido e sinistro.
Ah! che pena, e com'è gonfio il mio cuore!
Un'alba pallida a oriente
Si fa strada tra tenebre confuse
Col cuore oppresso da un gravoso fardello
Ritorni gemendo amaramente.
Sei partito, mi sei davvero sfuggito
Chi ti avrà mai strappato a me così di colpo?
Vuoi guarire dalla folle febbre selvaggia
Vuoi sfuggire il suolo in cui mi trovo?
Nel paese del tradimento
Dove scorre il Tevere
Dove sognante il cipresso saluta
Il cielo d'eterno azzurro
Si fa la guardia sulle rive
Del mare Mediterraneo
E per pizzicarci i polpacci
È la guerra con la Russia.