L'amore è la forza vitale dell'umanità che tende a realizzare, per mezzo dell'individuo, la propria indefinita ricchezza e completezza, a manifestare, nella diversità del tipo umano, tutte le sue virtualità latenti ed esprimersi completamente in tutto il suo potenziale di vita umana.
L'uomo nudo; completamente spogliato, per la violenza degli eventi troppo più grandi di lui, da ogni ritegno e convenzione, in totale balia degli istinti più elementari paurosamente emersi dalle profondità dell'essere.
Buona parte dei cristiani in generale si accontentano della brodaglia insipida di poche nozioni religiose condite con qualche pizzico di sentimentalismo, e hanno perduto completamente il gusto del cibo solido e sostanzioso, di alcune verità vitali che pure stanno alla base di tutta la costruzione dogmatica cristiana.
Bisogna dunque che la persona umana abbia quel minimo di consistenza economica che gli consenta l'esercizio della sua libertà e dignità, senza la quale sarebbe un'anima senza corpo e una sovranità senza territorio.
Non esistono malattie, ma malati, cioè un dato modo di ammalarsi proprio di ciascuno e corrispondente alla sua profonda individualità somatica, umorale e psicologica.
La vita solitaria della montagna coi suoi silenzi majestatici e il breve cerchio delle amicizie al paese gli conferiscono questo fortunato istinto di vigilante temperanza, che è segno preciso di compiutezza e di sufficienza spirituale.
La guerra nasce da un disordine morale, molto prima che da uno squilibrio economico, o da una perturbazione dell'ordine politico. La guerra nasce dalla colpa.