La prima qualità che deve avere un allenatore è il saper gestire mille cose. Prima c'erano meno media, meno pressioni, adesso devi essere attento a mille sfaccettature. Dipende poi da ogni situazione, perché se sei in una grande squadra devi trovare il giocatore giusto, perché poi te lo fanno pagare,...
Io non vado dietro le mode. Il calcio italiano ha vinto tanto e sempre, non vedo perché dobbiamo rinnegarlo. Oggi si dice che il futuro del calcio è cambiare modulo in corsa. Bene io lo facevo già quando ero a Cagliari, evidentemente sono il futuro.
Di Guardiola penso bene se lui ha quei campioni e può fare quel tipo di gioco, per cui ecco che ti addormenta. È come un serpente a sonagli, tiene palla, ti addormenta, ti fa girare a vuoto, però al momento giusto apre la cassaforte ed entra dentro. Per cui complimenti...
Quando vedrò tutta la squadra dare tutto fino all'ultimo, allora potrò dire che avranno capito cosa significa essere la Juventus. Vale a dire non rilassarsi dopo aver vinto una partita. Noi non possiamo permettercelo, perché siamo la Juve.
Il calcio è come una droga, ti entra nel sangue, per cui quando io alleno sono normale, tranquillo, sereno, più c'è pressione e più riesco ad essere lucido. Quando non alleno non c'è più quella droga, per cui sono super nervoso, mi incavolo facilmente, insomma, è difficile.
Nella storia dell'Inter sarà indelebile la figura di Helenio Herrera e quella di José Mourinho. Eravamo nemici per i media, è un allenatore che ho sempre stimato, in campo ci siamo sempre salutati. Fa parte del lavoro di ogni allenatore difendere la propria squadra.
L'etichetta "Ranieri fantastico a costruire le squadre con cui poi altri vincono" non mi fa male, anzi mi fa piacere, perché perlomeno riconoscono qualcosa ed è già tanto. Se io sbaglio i tempi è solo colpa mia, arrivo nei momenti magari più difficili, ma quando mi piace un progetto ci...