Essere attore, spesso significa fare la muta, come un serpente. Si sa che gli animali sono fragili nel momento in cui cambiano pelle. Per noi è la stessa cosa. Al momento della metamorfosi, anche noi come loro, dobbiamo appartarci, metterci al sicuro, proteggerci. È il lato buio della nostra professione....
Considero Mauro Bolognini un grandissimo regista: un uomo di rara sapienza professionale, di grandissimo gusto e cultura. Oltre che, per me personalmente, un amico sensibile e sincero.
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Io, Claudia - Tu, Claudia
Lui è uno dei pochissimi miei compagni di lavoro con il quale ho vissuto anche un piccolo amore, molto breve, per niente pubblicizzato.La lavorazione di Cartouche, scene d'amore comprese, è stata tutta una follia. Lui, Belmondo, un altro matto veroimprovvisava giochi e scherzi in continuazione: sul set e fuori
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Io, Claudia...
Vivere è camminare da sola per strada, e scoprire all'improvviso il piacere di entrare in una chiesa, per ritrovare il silenzio, il silenzio della mia Africa mai dimenticata. E, facendo forse un'operazione blasfema, collegare i due silenzi: per me la religione è questo, Dio è questo. È silenzio, è contemplazione:...
Che maestri incredibili ho avuto! A contatto con ognuno di loro, mi sono arricchita, trasformata, rivelata. È il segreto della longevità di una carriera. Un attore si nutre dei sogni di un altro. Lo scambio che nasce tra lui e il regista lo fa evolvere.
Del Magnifico cornutoho solo ricordi poco gradevoli: con Pietrangeli, mi dispiace dirlo, non c'è stato un gran feeling. E poi c'era Tognazzi che, all'epoca, mi faceva una corte spietata...
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