Sono contenta di essere una donna, ma solo perché ho capito che la donna è un essere forte, persino più dell'uomo. Talmente forte da saper sopravvivere a dolori grandissimi, che nessun uomo potrà mai capire fino in fondo, perché non fanno parte della sua storia e del suo destino.
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Io, Claudia...
Con Pasquale, ho recuperato una parte della mia vita che non ho vissuto: e cioè tutta la mia adolescenza, la mia spensieratezza, tutto quello che mi è stato impedito o mi sono impedita di vivere.Io ero abituata a una vita tutta regolata, tutta programmata, tutta razionale e razionalizzata... Pasquale era...
È lì, per quel film, che mi ha insegnato tutto.«Devi convincerti che tutto il corpo recita, non solo il viso: recitano le braccia, le gambe, le spalle... tutto.»«Ricordati, gli occhi devono dire una cosa che la bocca non dice, perciò lo sguardo deve avere un certo tipo di intensità che...
Lavorare con lui mi crea più ansia che lavorare con qualsiasi altro regista, perché, anche facendomi molto soffrire, mi mette sempre di fronte alle mie responsabilità, di donna oltreché di attrice, rispetto al personaggio.
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Io, Claudia - Tu, Claudia
Ha insegnato a tutti i suoi colleghi, per sempio, come deve vestirsi un regista sul set, per essere comodo, e insieme, visibilmente «speciale»Credo di non aver mai visto un uomo vestito con tale eleganza. Tutto in lui era di una classe superlativa.
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Io, Claudia - Tu, Claudia
Polanski mi sembrava, e continua a sembrarmi anche adesso, dopo più di vent'anni, un eterno bambino. Lei, Sharon, era di una tale bellezza che mi ricordo di aver pensato che dovesse stare sempre nuda, o al più in bikini: aveva il corpo di una statua, e su quel corpo incredibile,...
Conservo il ricordo della classe, dell'eleganza, di David Niven: più che un attore, un gentiluomo, che ogni donna vorrebbe avere sempre accanto. Uno che ti apriva le porte, che aveva l'eleganza di camminare sempre un passo dietro di te, che ti porgeva il braccio alla minima difficoltà sulla strada.
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Io, Claudia...
Federico Fellini, al contrario, quando lavorava aveva bisogno della confusione: sceglieva di essere circondato dal massimo della volgarità e della «caciaroneria».Federico Fellini si isolava all'interno del massimo del rumore e del disordine.
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Io, Claudia - Tu, Claudia
È lì, sul set di quel film– un film che io giudico perfetto, straordinario, sia come struttura sia come sceneggiatura – che ho cominciato a innamorarmi del mio mestiere: ho capito come ci si doveva comportare davanti alla macchina da presaHo cominciato a «sentire» la macchinaPer la prima volta, diretta...