Los Angeles è una città di grandi spazi e io sono cresciuta nei grandi spazi. Sono nata in una fattoria. Amo gli animali, tutti, non solo i miei piccolini. Randagi o di razza, non importa, biondi cockers o intelligenti meticci.
Ho voluto produrre "Monster" con la stessa determinazione che avevo messo nell'imparare l'inglese senza accento, io che avevo sempre parlato afrikaaner a casa con mia madre e con gli amici.
Forse gli uomini sono più sinceri, leali. Comunque, uomini o donne non ha importanza se sei te stesso. Credo che la gente riesca a capire se spari cavolate.
Ho un buon rapporto coi maschi di un set. Stimolano il mio lato da ragazzaccio. Mi piace farmi una birra con gli amici o mangiare una pizza tutti insieme.
A tutti sono capitati momenti in cui si deve scegliere tra nuotare e affogare. Talvolta ci troviamo a nuotare e ci sorprendiamo che ci venga benissimo. La morte di mio padre mi ha insegnato che la vita è breve.
Ero ragazzina e guardavo Flashdance, Dirty Dancing, e mi divertivo, fantasticavo. Poi ho visto tanti altri film, scoperto altre cose, ma il cinema è stato in fondo una costante della mia vita e la determinazione del mio carattere si è riversata in questo mio mondo di interessi.