Era maggio del 2002, e Dario Hübner fu preso in prestito dal Milan per la tournée in America. Ricordo un aneddoto, che successe contro l'Ecuador. Finì il primo tempo, e al rientro negli spogliatoicerco Hübner, e non lo trovo. Chiedo agli altri: "che fine ha fatto Dario?" Abbiati mi fa:...
Per arrivare ai livelli di Pirlo deve mangiarne di pane! Nella sua posizione deve lasciare il pallone molto velocemente. Tuttavia nei controlli è fantastico. Non sente la pressione dell'avversario. Speriamo che in futuro diventi ancora più rapido nelle giocate.
Pirlo? Io non l'avrei mai ceduto. O al massimo l'avrei dato al Chelsea o al Psg, visto che avrebbe trovato me. Scherzo, naturalmente… Mettiamola così: forse Pirlo voleva più soldi e il Milan non glieli voleva dare. È andato a prenderli alla Juventus.
Il nostro è un rapporto a distanza, diciamo così. Però devo dire che quella di Mourinho è una presenza nel calcio italiano sicuramente positiva, sia per le capacità, che per quello che dice. Non è mai banale. Qualche volta è, diciamo così, un pò provocatorio, ma credo che sia una...
Degli anni juventini ricordo tante cose: a cominciare da Zidane, in assoluto il giocatore più forte che io abbia mai allenato. Il rammarico, se così posso dire, è che raramente, in partita, Zidane riusciva a fare le cose mostruose mostrate in allenamento.
Questo club ha davvero una buona immagine, una lunga storia. Cosa più importante e caratteristica, è la gestione, in mano agli ex giocatori del Bayern. Questo rende la società unica. C'è un ambiente familiare e tutto questo assicura stabilità. A Monaco si aggiunge un'unità che viene dalla squadra. Qui ognuno...
Berlusconi mi ha sempre e solo criticato quando giocavamo bene. Quando giocavamo male, ci sosteneva. Non ha mai versato benzina sul fuoco nei momenti brutti. Ma si, adora interferire. È bravissimo a motivare e a dare sostegno. A differenza di altri presidenti con cui ho avuto anche a che fare.
Tante volte quando diventi allenatore capisci che problemi hai causato quando eri dall'altra parte. Molte volte si dice ai propri figli "lo capirai il giorno che diventerai papà". Ai giocatori si dice, invece, "lo capirai il giorno che diventerai allenatore".
Alenon mi deve niente. Da me ha avuto quello che era giusto avesse, vista la sua grande e unica professionalità. Su Henry, invece, ho preso una cantonata: lo consideravo un giocatore di fascia, non mi sono accorto che era invece un fortissimo centravanti.