Credo di aver fatto sempre film per adulti, perché tratto e discorro di problematiche serie, anche se uso il mezzo cartone. Se poi piace anche ai bambini, tanto meglio.
Solitamente, quando si realizzano serie di 20 o 30 puntate, si finisce sempre per delegare all'estero proprio la fase dell'animazione, secondo me la più bella.
Il 3D aiuta il lavoro dell'animatore: se sullo sfondo del personaggio ho un treno che corre, non ha senso fare migliaia di disegni, ma si sfrutta l'animazione tridimensionale.
Nel passato i personaggi erano fotografati su celluloide, oggi sono scannerizzati e poi trasformati in file fotografici e video. La vera rivoluzione è la scomparsa della pellicola. Il resto è uguale.
Un altro canale che ha portato molto lavoro al cinema d'animazione è la distribuzione di fim animati con le merende: la Ferrero sta tenendo viva l'animazione italiana.