Il pubblico non deve comandare, perché il pubblico vuol dire abitudine; tuttavia sia permesso al pubblico di fischiare perché fra i fischi nascono i capolavori.
Gli artisti, le farfalle, gli ubriachi vanno avanti a zig zag. Soltanto i ciechi e le locomotive van sempre dritto, e se la terra non fosse rotonda ne cascherebbero fuori nell'etere.
Sono vent'anni che questa decadenza dura. Da dieci anni col cambiamento di direzione della Casa Ricordi, il disastro del teatro lirico italiano diventò irreparabile.
Un Pantheon di grandi uomini del giorno, tutti pieni di segatura dalla testa fino alle suole. Fai loro un buco in qualunque parte e la segatura vien fuori.
Non è la perfezione che bisogna cercare. La perfezione è un pretesto per non muoversi più. Qui sta l'errore della Scala di Milano, d'un teatro come quello. La perfezione matura cogli anni e s'isola nello spazio e nel tempo. Ma quando la perfezione si vuol fabbricarla su misura, bravura ed...
Io ho settant'anni. E i miei settant'anni fanno una montagna su di me. Una montagna di vita libera, indipendente. Questa è la mia fierezza, anzi grandezza.