Anche se nell'Irlanda del Nord non ci fossero centomila disoccupati, la miseria delle paghe griderebbe vendetta per gli enormi profitti della classe dominante e capitalistica, che prospera con le ferite, il sudore e le fatiche del popolo.
Io difendo il diritto divino della nazione irlandese all'indipendenza sovrana, e credo in essa, così come credo nel diritto di ogni uomo e donna irlandese a difendere questo diritto con la rivoluzione armata.
Non c'è nulla nell'intero arsenale militare inglese che riesca ad annientare la resistenza di un prigioniero politico repubblicano che non vuole cedere; non possono e non potranno mai uccidere il nostro spirito.