Per i primi tre anni, non ho mai avuto un allenatore. È per questo forse che ho dei colpi così poco convenzionali – il rovescio a due mani, e così via. Tutti mi dicevano di smetterla di giocare in quel modo, ma io sentivo che era così che dovevo giocare....
So che mi potrà effettivamente capitare di sentire voglia di ricominciare, ma non lo farò mai. So cosa significa giocare ad alto livello, quali sforzi si debbano affrontare.
Nel 1977 l'ho visto qui a Wimbledon per la prima volta, l'anno dopo mi ha battuto facile a Stoccolma, a casa mia. Poi in America giocammo un paio di grandi match, e iniziammo a rispettarci. A quei tempi Johnin campo dava fuori di matto, un giorno lo presi da parte...
Un'altra somiglianza che mi accomuna a Nadal è che gli altri giocatori sanno di dover giocare il loro miglior tennis contro di lui. Parte quindi già avvantaggiato, perché nessuno lo ha mai visto giocare una brutta partita sulla terra. Lo sto guardando da tre, quattro anni. E mentalmente è molto...
A diciotto o diciannove anni era difficile giocare con Nastase. Io non avevo esperienza e mi innervosiva starmene là ad aspettare che lui finisse di dire cazzate al pubblico, al giudice di sedia e persino a me. L'inizio della partita fu particolarmente duro poiché non capivo mai cosa avesse intenzione...