Federer è il ragazzo migliore e il miglior campione a cui cedere il mio record. E sono sincero: i record sono fatti per essere battuti. Per me è il più forte di tutti e, se non perderà le motivazioni, non vedo perché non dovrebbe ancora vincere e vincere ancora Wimbledon,...
Dal punto di vista emotivo per me sarebbe stato molto duro tornare a Wimbledon prima.Molti hanno detto che io ce l'avevo con Wimbledon. Non era affatto vero. Adoro quel torneo. Adoro il suo pubblico. È un torneo tutto speciale, è come la terra benedetta.
Ho deciso che non venderò mai trofei e racchette e per questo le ho ritirate dall'asta. Ho capito che questi oggetti mi legano troppo alle mie vittorie; ero solo stufo di vedere troppi trofei in casa, avrebbero fatto felice un super-fan del tennis.
Dipendeva tutto da lui, da quel matto di Tanner. Aspettavo quelle battute a centocinquanta miglia, delle quali una spezzò addirittura il tirante della rete. Non capivo quasi mai dove sarebbero atterrate. Quando pensavo di avere poche chances, mi fece omaggio di due o tre punti. Bastarono.
Nessuno ha un senso dell'amicizia come John McEnroe. Ed è anche bravissimo come marito e come padre. E credo che ancora oggi molti apprezzino quello che noi due abbiamo dato al tennis.
Semplicemente lui non ha punti deboli. È davvero un piacere vederlo giocare. Per me, Roger Federer è il modello giusto per chiunque voglia diventare un giocatore di tennis. È un piacere vederlo giocare. La sua esecuzione dei colpi è migliorata e dubito che esista un colpo che lui non possa...
A dire il vero non ero poi così deluso. Di tutte le finali che avevo giocato a Wimbledon, quella è l'unica che avrei dovuto vincere. John non aveva giocato bene e se io fossi stato un po' più concentrato, avrei vinto tutti i set. Ma in fin dei conti non...
Io forse ero appena un po' più calmo. Veniamo da due culture diverse, ma in realtà eravamo più simili di quanto sembrasse: tutti due detestavamo perdere e volevamo essere i migliori del mondo.
La mia vita è stata tennis, tennis e poi tennis. A un certo punto non sono stato più in grado di sopportare la cosa. Non so se ero stanco di giocare o se mi avesse stancato tutto quello che ruotava attorno al tennis, quel che è certo è che volevo...