Ion Tiriac è così, non è disonesto, non farebbe mai qualcosa di volutamente scorretto. Ma è stato abituato a credere che sia giusto piegare le regole per arrivare alla vittoria.
Come mi vide, dovette prendergli un colpo. Ero pelle e ossa, avevo un racchettone più lungo di me. Credette che fossi affamato, perché mi mandò subito in cucina a nutrirmi.
L'autentico eroismo è sicuramente sobrio, privo di drammi. Non è il bisogno di superare gli altri a qualunque costo, ma il bisogno di servire gli altri a qualunque costo.
Io sono cresciuto in un'epoca in cui i negri non parlavano, e ho evitato per tutta la mia vita ogni scontro con la legge. Ma la segregazione mi ha impresso un marchio indelebile che si cancellerà soltanto con la morte.
Adesso che viaggiamo come una troupe di cani ammaestrati, venti volte il giro del mondo in un anno, è una cosa incredibile ritornare per quindici giorni in un luogo in cui tutto funziona con amore. Darei un anno di vita, magari una mano, pur di farcela. È un posto incredibile,...
Fino a che punto ho lanciato le mie crociate contro l'apartheid per liberarmi dal rimorso di non aver partecipato al movimento di Martin Luther King? Mentre il sangue dei miei fratelli neri scorreva nelle strade di Biloxi, Memphis e Birmingham, io giocavo a tennis, vestito dell'uniforme bianca immacolata, sferrando colpi...