Moglie: Bella figliuola, porta con bel garbo
la cesta, e fa' la grinta di chi sbiascia
santoreggia. Mortale fortunato,
chi ti si piglierà, chi avrà da te
donnole, brave non meno di te
a trar corregge, quanto spunta l'alba!
Sù, fatti avanti, e bada che nessuno
t'abbia a involare, fra la calca, l'oro.
Cit.
Gli Acarnesi
Diceopoli: Tu che al culo focoso il pelo radi,
tanta barba, o scimmiotto, al mento avendo,
cammuffato da eunuco, ti presenti?
E quest'altro chi è? Che sia Stratone?
Cit.
Gli Acarnesi
Diceopoli: Dunque i denti converrà che anch'io vi mostri!
A mia volta i più diletti porrò a morte amici vostri.
Degli ostaggi ho in mio potere: or li prendo, ora li scanno.
Cit.
Gli Acarnesi
Dioniso: Né voi me: da mattina a sera
strillerò, se ce n'è bisogno,
Brechechechè, coà, coà!
sinché non v'abbia fatto smettere quel coà!
Brechechechè, coà, coà,
brechechechè, coà, coà!
(Le rane ammutoliscono) L'avevate a finir, con quel coà!
Cit.
Le rane