Credo che chiunque dovrebbe fare qualcosa per sostenere il sociale. Se poi si ha anche un'immagine pubblica, diventa un dovere, un imperativo aiutare chi ha meno fortuna.
Ho partecipato ad un campionato italiano di duathlon per non vedenti, con le prove di bicicletta e corsa. E' stata un'esperienza unica, che mi ha insegnato molto. Pensavo che fosse una "garetta" e di misurarmi con atleti in difficoltà. Si trattava di tre giri di un circuito, per un totale...
Nello sport gli allenamenti, salvo imprevisti, corrispondono ai risultati. Facendo il modello le variabili sono tante, magari la tua immagine dipende anche dall'aver dormito male per un mal di pancia.
Fare il modello o il testimonial equivale a tanta vanità. Io non sono vanitoso, ma rischi di diventarlo quando sei costretto a curare molto di più l'immagine, anche perché in quando sei testimonial rappresenti un'azienda.
Le medaglie alle Olimpiadi mi hanno aperto parecchie strade, la fortuna invece è stata quella di aver incontrato aziende che credono in me, assieme a molti fotografi dotati di una pazienza infinita.