La crisi è figlia delle asimmetrie dell'unione monetaria. E l'establishment politico europeo sorretto da popolari e socialisti con l'austerità ha peggiorato la situazione. Per cosa, poi? Per salvare le banche che avevano titoli di Stato dei paesi altamente indebitati.
Milioni di cittadini europei credono alla moneta comune, senza il corsetto dell'austerità, senza quelle politiche che allargano sempre di più la distanza tra ricchi e poveri in tutti i Paesi. Con i rappresentanti di questi cittadini possiamo trovare un linguaggio comune.
Gli attuali vertici della Ue hanno utilizzato la crisi per imporre il modello del capitalismo neoliberista, scatenando un attacco senza precedenti al mondo del lavoro.
Rappresentiamo tutti quelli che non vogliono assistere al dramma di una generazione perduta a causa dell'austerità. Rappresentiamo le classi e gli interessi sociali, non gli interessi nazionali. La mia candidatura unisce quel che il neoliberismo divide. Siamo una forza politica governativa, non uno spazio di protesta
Io non sono il candidato di uno Stato o di una nazione, né di una periferia geografica e neppure rappresento alleanze fra Stati. Io sono un candidato della Sinistra Europea che presenta un programma politico e di priorità programmatiche per l'uscita definitiva e solidale dalla crisi e per la riconquista...
Sono il rivale dell'Europa dei mercati e delle disuguaglianze sociali. Ma siamo anche l'unica speranza per quella solidale, dei popoli, della democrazia, della dignità.
In Grecia, in Italia e nell'Europa del Sud in genere siamo testimoni di una crisi senza precedenti, che è stata imposta attraverso una dura austerità che ha fatto esplodere a livelli storici la disoccupazione, ha dissolto lo stato sociale e annullato i diritti politici, economici, sociali e sindacali conquistati. Questa...