Voglio chiarezza, lucidità, ragioni critiche; pretendo concisione, possibilità di sommari e compendi, dal momento che, lo si sa, non esiste opera di pensiero veramente significativa che non si possa riassumere in poche proposizioni.
La complessa ricchezza linguistica e tematica dell'opera gaddiana, così visceralmente composta e tramata, e sardanapalesca, e pantagruelica, continua a sollecitare una pluralità di letture, a diversi livelli, lungo differenti parametri, secondo i più svariati presupposti e pregiudizi
Io agisco regolarmente su due piani: il piano umano, cioè la vita quotidiana; e il piano disumano, cioè la finzione letteraria, le rappresentazioni della fantasia, più e qui viene la fiction quella parte ("arrangiata") di vita quotidiana che io volgo a profitto della letteratura, sfruttandone gli eventi come...
La derisoria violenza della scrittura di Gadda esplodeva esasperata, contestando insieme il linguaggio e la parodia, tra il ron-ron rondesco-neoclassico-fascistello e il pio-pio crepuscolare-ermetico-pretino, in schegge di incandescente (espressionistica) espressività.
Per quel che riguarda la leggerezza non ho certo dovuto aspettare Italo Calvino per scoprirla. Prima di lui se si era sospettati, anche giustamente, di leggerezza si veniva biasimati molto: poi è arrivato Calvino e in un colpo solo l'ha redenta, come per magia.