Incipit di “C’era una volta un paradosso”, di Piergiorgio Odifreddi «C’era una volta un paradosso, ma ora il tempo …

«C’era una volta un paradosso, ma ora il tempo l’ha risolto», dice Amleto a Ofelia[This was sometime a paradox, but now the time gives it proof]. Shakespeare sta parlando dell’amore: il quale, naturalmente, è già un bel paradosso di per sé. Ma, come spesso accade, i poeti vedono più lontano di quanto essi stessi immaginino.
L’espressione paradoxon significa, infatti, «oltre l’opinione comune»[da oxis, «furbo», e moron, «scemo». Cioè, letteralmente, «idiot savant»]. E poiché gli individui possono anche essere intelligenti e colti, ma le masse sono sicuramente beote e ignoranti, l’opinione comune è quasi sempre sbagliata. Dunque, i paradossi sono quasi sempre pure e semplici verità, ed il tempo si diverte a sollevare lembi del grande velo che le nasconde.

Incipit

C’era una volta un paradosso

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