L’unica critica, benché sostanziale, che si possa oggi fare a Parmenide è di aver confuso la sintassi con la semantica e di non aver capito ciò che aveva dimostrato: non la contraddittorietà del non-essere come entità, ma l’inconsistenza dell’esistenza come predicato. Non bisogna comunque essere troppo severi con Parmenide, benché la sua incomprensione ontologica del non-essere abbia avuto il bel risultato di impedire per quasi due millenni lo sviluppo di una concezione occidentale dello zero in matematica e del vuoto in fisica.
Cit.
Il Vangelo secondo la Scienza