– Non tutti potranno leggere questo libro.
Bisogna aver disceso tutti gli scalini dell’umanità per mordere alla radice stessa della vita, aver «mangiato la terra e averla trovata deliziosamente dolce» come i primi uomini delle leggende indiane, aver sofferto, sperato, maledetto, bisogna essere stati uomini, semplicemente umani, per poter leggere questo libro senza pregiudizio e sentirvi il sapore della vita.
Non è un libro di guerra questo. È il libro di un uomo che fin dai primi giorni è entrato, come volontario, nel cerchio della guerra, a capo chino, bestemmiando (non Dio), e che ne è uscito all’ultimo giorno, benedicendo Dio, a capo chino, come un francescano; di un uomo che ha lasciato la trincea assetato d’amore e di pace, ma avvelenato fin nelle radici d’odio e di disperazione.
Incipit
La rivolta dei santi maledetti