Gli idealisti di tutte le scuole, aristocratici e borghesi, teologi, metafisici, politicanti e moralisti, religiosi, filosofi e poeti – non eccettuati gli economisti liberali, sfrenati adoratori dell’ideale – si offendono molto allorché si dice loro che l’uomo, con la sua meravigliosa intelligenza, le sue idee sublimi, e le sue aspirazioni infinite non è, come del resto tutto ciò che esiste nel mondo, che un prodotto della vile materia.
Cit.
La libertà degli uguali