Durante le vacanze scolastiche avevo iniziato a lavorare con i miei fratelli come cameriere nei ristoranti degli alberghi. Ero un disastro, anche se m’impegnavo.[…]I miei primi Mondiali li ho visti a spizzichi e bocconi dal televisore nel retro dell’hotel Duomo. Avevo 16 anni ed era il 1970. La partita Italia-Germania l’ho guardata lì. Tra un’ordinazione e l’altra correvo a vederla. Per essere onesto, quella notte del 17 giugno ho fatto di tutto per lavorare il meno possibile: ero ipnotizzato davanti allo schermo.[…]Che emozione i supplementari![…]Più che una partita, sembrava di guardare un film. Un susseguirsi di emozioni ingestibile tra un’ordinazione e l’altra![…]Dopo quell’Italia-Germania 4 a 3, ho avuto la certezza matematica che a me proprio non piaceva fare il cameriere. Volevo giocare a calcio, sentivo che la mia vita doveva essere altrove.
Cit.
Tutto o niente – La mia storia