Va sottolineato che anche il nostro livello educativo e culturale dipende in larga misura dalla disponibilità di energia. Perché solo una società che dispone di “ruote che girano” (tecnologia / energia) può permettersi[…]di mandare masse di giovani a scuola e all’università. Per 15, 20, 25 anni questi giovani non producono, ma consumano soltanto: cibo, abiti, riscaldamento, trasporti, aule, insegnanti, libri ecc. Del resto, anche un libro di filosofia è un prodotto industriale: quando non esistevano macchine ed energia i libri si scrivevano a mano, su pergamena.
[…]per tutta la sua vita il filosofo non produce cibo, oggetti, servizi, ma beneficia della produttività consentita dalla tecno-energia, senza la quale zapperebbe la terra e sarebbe anche lui analfabeta… Ma questo vale per la stragrande maggioranza delle professioni intellettuali: scrittori, storici, astronomi, letterati, paleontologi, critici d’arte ecc. Tutti a zappare.
Cit.
Perché dobbiamo fare più figli