Potremmo dire che «l’eterno mistero del mondo è la sua comprensibilità». È una delle grandi intuizioni di Immanuel Kant che senza tale comprensibilità l’assunzione di un mondo esterno reale sarebbe assurda. Per quanto riguarda la «comprensibilità», l’espressione è qui utilizzata nel suo senso più banale. Vuole riferirsi a: produzione di una qualche sorta di ordine fra le impressioni dei sensi, un ordine prodotto dalla creazione di concetti generali, di relazioni tra questi concetti, e dalle relazioni tra i concetti e l’esperienza sensoriale, relazioni a loro volta determinate in qualunque possibile modo. È in questo senso che il mondo delle nostre esperienze sensoriali è comprensibile. Il fatto che sia comprensibile è un miracolo.
[Fisica e realtà – Physik und Realität, Franklin Institute Journal, vol. 221, n. 3, marzo 1936]
Cit.
Out of My Later Years