A me sembra che dal punto di vista metodologico la cosa peggiore per una scuola sia far leva soprattutto sulla paura, sulla costrizione e sull’autorità artificiosa. Tale impostazione distrugge i sentimenti sani, la sincerità e la fiducia in se stessi degli alunni, producendo soggetti passivi.[…]È relativamente semplice mettere al riparo la scuola da questo che è il peggiore di tutti i mali. Basta dotare gli insegnanti del minor numero possibile di strumenti coercitivi, in modo che per essi l’unica fonte di rispetto da parte dell’alunno siano le loro qualità umane e intellettive.
[Sull’istruzione – Discorso tenuto ad Albany, 15 ottobre 1936]
Cit.
Out of My Later Years