Isaac de Stella conosce certamente il senso e l’importanza dell’alimento e conosce l’allegria dei banchetti. Dio stesso si è dato a noi come pasto nei banchetti eucaristici, perché l’uomo potesse comunicare con Dio nei doni della terra e nei frutti del suo lavoro. Isaac conosce l’allegria del vino e della festa, ma vede in tutto ciò solamente un’immagine del godimento più elevato dell’amore, nel quale Dio ci dà il suo Spirito come un «torrente di delizie che inebria col fervore della carità».
Cit.
Presentazione a “Canto all’amore”