Dentro di me, giungo presto alla barriera, al limite di ciò che sono, oltre il quale non posso andare da solo. È un orizzonte quanto mai limitato, tuttavia ho pensato per anni che fosse l’universo. Ora vedo che non è nulla. Con quale rapidità i miei limiti mi accusano del mio nulla? Mi fermo e rifletto, e la riflessione rende il mio nulla ancora più definitivo. Allora dimentico di riflettere oltre, di sorpresa tento una piccola fuga, almeno fino alla soglia e l’amore si muove nel buio, quanto basta per dirmi che esiste una cosa che si chiama libertà.
Cit.
Il segno di Giona