Nel suo ultimo libro c’è una frase in cui mi sono riconosciuta, sull’errore in cui cadono i suoi amici quando credono che lei esista. È, questa, una disposizione della sensibilità comprensibile solamente a coloro per i quali l’esistenza è direttamente e continuamente sentita come un male. Per costoro è certamente facile fare quanto Cristo comanda: negare se stessi. Troppo facile forse. Forse senza merito. Tuttavia credo che tale facilità sia un privilegio incommensurabile.
Cit.
Corrispondenza