Sappiamo che le circostanze sono minacciose e che la Rivoluzione può schiacciarci, ma crediamo che la Provvidenza ha il suo disegno. La Repubblica può morire da un momento all’altro, ma la democrazia è maestra. Noi non siamo più socialisti, perché non vogliamo lo sconvolgimento della società, ma vogliamo una riforma libera, progressiva, cristiana. Bisogna coraggiosamente porre mano alla piaga del pauperismo. È stata proposta l’imposta progressiva, si potrebbero fare tre classi:
la piccola proprietà che pagherebbe un ventesimo
la media che pagherebbe un decimo
la grande un quinto.
Temo che se la proprietà non saprà spogliarsi liberamente, presto o tardi sarà violentemente compromessa.[Ad Alexandre Dufieux, Parigi, 31 maggio-2 giugno 1848]
Cit.
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