Il fine della Società è soprattutto quello di ravvivare e diffondere nella gioventù lo spirito del cattolicesimo; a questo scopo sono indispensabili l’assiduità alle riunioni, l’unione d’intenti e di preghiera, e che la visita a i poveri sia un mezzo e non lo scopo della Società. Infine si scongiura il consiglio di riunirsi più spesso e di intrattenere una corrispondenza più attiva con le conferenze di provincia, allo scopo di prevenire l’isolamento e l’estrema individualità di alcune di esse. Con una forte organizzazione potreste facilmente darci l’opera per la rigenerazione della gioventù studentesca.
[A Francoise Lallier, Lione, 11 agosto 1838]
Cit.
Lettere