Molti scienziati dissentono quando gli esperimenti che effettuano sugli animali vengono definiti “vivisezione”. Considerano questa parola, con il suo riferimento etimologico, troppo evocativa e non più adeguata. Io credo invece che vi sia continuità tra la vecchia fisiologia ottocentesca “squartatrice” e le pratiche dei ricercatori di oggi. L’una e le altre, infatti, hanno come premessa essenziale la degradazione dell’animale a mero strumento inanimato, da utilizzare per i più svariati scopi, come si usa il cucchiaio per mangiare o la penna per scrivere.
Cit.
Manifesto animalista