Non avevo mai letto Parise e avevo letto poco di Moravia, giusto i libri che a casa mia erano all’indice. Quelli un po’ pruriginosi. Parlare di letteratura, per me, sarebbe stato un totale imbarazzo. Ma loro dicevano che uno può essere ignorante, però intelligente. Solo che io li ascoltavo e mi sentivo solo cretina. Mamma me lo diceva sempre che ero cretina, che non leggevo, che non avevo voluto fare neanche il liceo.
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